La superficie commerciale di un immobile, conosciuta anche come superficie commerciale vendibile, rappresenta un parametro di mercato oggettivo cui gli operatori del mercato immobiliare devono attenersi al fine di determinare il valore patrimoniale di un bene immobile.

Tale valore è quindi necessario per calcolare il prezzo di mercato di un immobile. Ecco perché, qualora si decida di vendere un proprio bene, bisogna aver chiaro quale sia il suo reale valore commerciale al fine di stabilire un prezzo giusto.

Il decreto presidenziale 138/1998 chiarisce che per superficie commerciale si intende la superficie catastale, denominazione, forse generalmente più conosciuta.

Mentre, dobbiamo ricordare che la superficie commerciale non coincide con quella calpestabile che consiste nell’area interna ad un immobile comprensiva dei singoli vani, muri divisori, zoccolature, superfici delle finestre, pianta dei mobili, spazio percorribile orizzontale e verticale.

Per comprendere meglio l’utilità e la funzione del calcolo della superficie commerciale di un immobile, approfondiamo tale argomento in riferimento a tutte le componenti che la costituiscono.

Il calcolo della superficie commerciale di un immobile è dato dalla somma di diversi valori che sono: quello delle superfici coperte calpestabili; quello delle superfici scoperte e quello delle pertinenze.

Bisogna vedere cosa comprende ogni valore anche al fine di capire cosa effettivamente costituisce o meno la superficie commerciale di un immobile.

Per quanto riguarda le superfici interne calpestabili, esse comprendono tutte le superfici al 100{eeb4efe56c2afca24e8ceb01fa22d185a37a87bcf55fa880ea9e920253c663f2} calpestabili, interne ed esterne, le pareti divisorie interne non portanti, il 50{eeb4efe56c2afca24e8ceb01fa22d185a37a87bcf55fa880ea9e920253c663f2} delle pareti di confine con altre unità condominiali, e tutte le pareti perimetrali.

Bisogna far attenzione che i locali principali ed accessori inferiore ad 150 cm non vengono computati nel conteggio delle superfici interne calpestabili.

Le superfici scoperte, invece, consistono in balconi, terrazze scoperte e coperte patii, porticati, giardini e verande. Ognuno di questi spazi viene computato secondo una percentuale differente predefinita.

Infine, le pertinenze che consistono in cantine o posto auto valutate in maniera differente a seconda della loro qualità.

Quanto detto permette di comprendere quanto sia importante conoscere e sapere calcolare adeguatamente il valore di ogni elemento che è contenuto in un bene immobile.

Si è visto come, all’interno o all’esterno di un determinato ambiente, tutto ha un valore specifico che può incidere più o meno gravemente sul valore di mercato finale del bene.

Stabilire con certezza il valore del proprio bene è funzionale sotto plurimi punti vista, il più importante è quello che ci permette di conoscere il reale valore del bene su cui dovranno basarsi gli operatori di marcato; in questo modo si avrà la certezza di vendere il bene sulla base del suo valore reale, e non fittizio.

Altro vantaggio derivante dal conoscere il valore commerciale del bene consiste nel sapere quanto vale ogni singola parte dello stesso che viene computata nel valore complessivo.
Da quanto detto si riconoscono sia la tecnicità e la complessità che l’importanza dell’argomento di cui è opportuno essere informati.

Per richiedere una consulenza in tema di calcolo della superficie commerciale si può pure fare affidamento sulla rete (ad esempio il sito Geometraantoniomassari.it offre servizi in tal senso).