Navigando su Internet o tramite altri mezzi d’informazione, avrete sicuramente già sentito parlare dei Commidities e del loro utilizzo nel mondo finanziario.
Commodities trading: cosa sono
La contrattazione delle materie prime e dei beni commerciabili è sempre esistita, ovviamente tanti anni fa era per lo più fisica, ossia qualsiasi prodotto veniva contrattato di persona. Con il passare degli anni la tecnologia sempre più all’avanguardia ha portato questo tipo di mercato ad evolversi piano piano fino ad arrivare ai giorni nostri e ai commodities trading. In economia per commodity si intende un “bene o servizio economico che presenta una fungibilità piena o sostanziale”, nel trading le commodities sono materie prime necessarie per la realizzazione di beni finali che andranno direttamente sul mercato per essere venduti. In genere si tratta di prodotti, di coltivazione o estrazione, che non si deperiscono nel tempo e quindi vengono inseriti nel mercato per essere scambiati. Le commodities si possono distinguere in base ai mercati a cui verranno destinati e di conseguenza alla loro finalità e possono essere Hard e Soft.
Le materie prime Hard, sono quelle risorse di base che vengono estratte e tra queste rientrano il petrolio, il carbone, il rame, l’alluminio, il palladio, i prodotti agricoli e i materiali preziosi come l’oro, l’argento e il platino. Le commodities Soft, attive soprattutto negli anni ’90, riguardano quei beni primari necessari per garantire la sopravvivenza e il benessere dell’uomo e sono: caffè, zucchero, sale, riso, grano, soia, tè e fagioli. Anche i prodotti riguardanti l’energia rientrano nella categoria delle commodities, quali: benzina, nafta, gas ed etanolo, da non dimenticare l’energia che ci viene regalata dalle carni dei maiali, dei bovini e dei bovini da latte. Tutte queste categorie, o meglio le materie prime che nè fanno parte, per essere facilmente negoziabili devono essere immagazzinate e ben conservate nel tempo, in maniera tale da non perdere le qualità originarie.
Perché le commodities trading sono importanti?
Si sente molto spesso parlare di Forex e Borsa, mercati finanziari in cui tante persone investono rischiando non poco. Le commodities trading sono sempre mercati ma a differenza di altri offrono più certezze e di conseguenza buone opportunità di guadagno. Uno dei primi vantaggi da considerare investendo in commodities è la varietà di materia prima che si offre, e quindi un investimento diversificato che si avvale del principio che se un bene non viene venduto, l’altro andrà meglio e cosi via. Il secondo vantaggio riguarda principalmente lo scopo a cui la materia prima verrà destinata, scopi primari a cui nessuno potrà rinunciare, motivo che li rende coperti contro il rischio di crisi finanziarie o da altre situazione come la guerra o eventi geopolitici che possono causare il ribasso di alcune attività finanziarie, un esempio di materia prima senza rischi è l’oro. Il terzo vantaggio è la possibilità di avere sempre un guadagno indipendentemente dal rialzo o del ribasso del prezzo della materia prima.
Commodities trading: piattaforme e come funziona
Se si vuole cominciare a fare Commodities trading non bisogna possedere un capitale esagerato ma bensì ridotto, solitamente i Broker chiedono tra i 100 e i 250 € per iniziare ad investire in materie prime, ma esistono altre piattaforme che chiedono pochi Euro a trade. Per fare commodities trading occorre quindi far parte di una piattaforma online o Broker che, tramite uno strumento finanziario chiamato CFD, permette di speculare su un determinato bene senza possederlo fisicamente, il quale verrà sostituito da un semplice pezzo di carta o contratto derivato, in poche parole se il prodotto posseduto aumenta di prezzo di conseguenza anche il CFD, nonché il guadagno. Prima di iniziare si consiglia di scegliere un Broker in grado di fornire un supporto in italiano, informarsi bene sulle materie prime e valutarne gli aspetti, nonché seguire la borsa.