Gli episodi di malasanità, purtroppo, possono capitare. Il nostro Paese non fa eccezione e se la media nazionale non è al di fuori da quelle che sono le tendenze generali al di fuori dell’Italia, vanta comunque delle casistiche che non fanno certamente piacere. Ma come ci si deve comportare nel caso si ritenga di essere vittime, o se un nostro caro è vittima, di un episodio di malasanità? Sicuramente bisogna evitare di ripetersi la solita frase “Tanto lui è il medico e nessuno darà ragione a me”. Si può fare molto, fortunatamente, e se davvero si è rimasti vittime di un caso di malasanità, si può fare anche richiesta di risarcimento.

In caso di malasanità che diritti ho?

Purtroppo, sebbene non dovrebbe mai accadere, i casi di malasanità nel nostro Paese non sono pochi. Non pochissimi almeno, e alcuni contemplano anche dei decessi. Ma Cosa si deve fare se si ritiene di essere vittime di un errore medico o di una carenza della struttura? Si deve assolutamente parlare con un’agenzia di risarcimento danni, come www.risarcimentifacili.com o con un avvocato che comunque si occupi di questo settore dei risarcimenti.

Non bisogna mai partire scoraggiati e pensare che tanto il medico o l’ospedale hanno sempre ragione. In primo luogo struttura e personale medico hanno una polizza proprio per essere tutelati dal punto di vista dell’errore. Attualmente l’assicurazione è ancora facoltativa, ma proprio alla fine di questo mese si discuterà la possibilità di renderla obbligatoria dato il crescente numero di domande di risarcimento danni da parte dei pazienti, risarcimenti che vengono stimati nel numero di 30 mila domande annue dall’Ania, l’associazione che riunisce tutte le compagnie assicurative. Si tratta quindi di somme decisamente importanti per il comparto della Sanità, che è orientata verso quella che viene chiamata medicina difensiva.

Cosa deve fare il paziente che chiede un risarcimento danni per malasanità

La prima cosa che si deve fare, soprattutto se l’obbligatorietà dell’assicurazione dovesse essere effettivamente resa tale, è quella di tutelarsi. Raccogliere tutte le prove inerenti il proprio caso e affidarsi a un legale o un’agenzia di risarcimento danni, perché i cavilli sono diversi già da ora, figuriamoci se dovessero rendere ancora più difficoltosa l’erogazione dei risarcimenti.

L’errore medico viene attualmente riconosciuto, così come la negligenza. Ci sono infatti diversi tipi di malasanità. Da poco, per esempio, in una città del nord Sardegna un bambino è stato portato al pronto soccorso in seguito a una brutta caduta in cui aveva battuto la testa. Dopo una visita, – a detta dei parenti – sommaria, il bambino non è stato trattenuto né sottoposto ad alcun accertamento come lastre o tac. Una volta dimesso il bambino si è sentito male e a oggi si trova ricoverato in grave stato a causa di importanti ematomi cerebrali.

Questo potrebbe essere un chiaro caso di negligenza per il quale sono già scattati tutti i controlli del caso. Altri episodi, invece, si registrano a causa di gravi carenze strutturali in cui manca il personale, mancano i supporti, i letti, il materiale per le medicazioni, purtroppo, talvolta, manca anche l’igiene e da qui in poi prendere delle infezioni in ospedale è davvero una cosa molto facile.

Si viene liquidati facilmente?

No, non sempre purtroppo, proprio per questo è di fondamentale importanza farsi assistere in questo tipo di percorso da chi ha esperienza nel settore e ci può aiutare nell’ottenimento del giusto e congruo risarcimento.